hyppocratica civitas
Delle origini dei Normanni (uomini del Nord)
poco è noto : forse scandinavi, forse della Normandia, forse Vikinghi.
Essi compaiono nelle vicende storiche italiane e nei luoghi dove "si
può ottenere combattendo" . Il klan dei Drengot nel 1009 fa parte della milizia di Melo di Bari, ed in quegli anni 40 normanni intervennero in aiuto dei
salernitani per scacciare i Saraceni che assediavano la città e si accampavano presso
la Krna -la Pietra- (oggi forte la Carnale).
Un ramo del klan Drengot combatte per il Duca di Napoli ed ottiene l'investitura
della contea di Aversa. Un altro klan di Normanni, proveniente dalla regione francese
di Hauteville Guichard, si afferma in seguito a Salerno sotto la guida di Tancredi
di Hauteville (Altavilla).
Mercenari,
temuti forse più dei Saraceni e considerati "nefandissima gens" i Normanni
furono i principali attori di un periodo di instabilità, guerre, saccheggi, tradimenti
e voltafaccia tra i vari principi, duchi e signori locali, che a loro volta non
esitavano a chiamarli per combattersi tra loro nel più ampio scenario della grande
lotta tra il potere temporale e quello ecclesiale che continuerà in tutta Europa
nei secoli a venire. Dopo la sconfitta di Papa Leone IX a Civitate (Foggia)
i Normanni si erano affermati come nuovi conquistatori/difensori del meridione d'Italia.
Roberto il Guiscardo, già duca di Puglia e di Calabria assedia Salerno, che era
rimasta fedele al Papato, e vi penetra. Salerno diventa il maggior centro
dei dominii del Guiscardo che subito inizia ad edificare il Duomo cittadino sulla
tomba dell'evangelista Matteo, e la propria residenza: Castel Terracena.
Nei periodi di pace la città torna ad essere il centro
politico, commerciale e culturale più importante dell'Italia meridionale. Si riscontra
tra l'altro la presenza in città di oltre seicento ebrei -tra cui molti medici-
che a loro volte testimoniano dell'importanza raggiunta dalla Scuola Medica
Salernitana in quel secolo. La leggenda parla di quattro Maestri :
l'arabo Adela, il greco Pontus, l'ebreo Helinus ed il romano
Salernus quali fondatori della Scuola Medica nell'amena e salutare
città di Salerno. Le origini della più antica scuola medica d'Europa sono oscure
ma la leggenda ben riassume i tratti salienti della sua nascita : già i Romani trovavano
curative le acque ed il clima della città e l'incontro tra tante diverse culture
non solo contribuì a tenere viva l'arte medica greco-bizantina, durante
i lunghi anni di oscurantismo medievale, ma fece trovare un terreno ben conservato
a coloro che riportavano da paesi più evoluti, Persia, Egitto, Arabia ed India,
le cognizioni e le innovazioni dell'Ars Medendi. Di fatto il primo
ospedale fu fatto costruire dall'arciprete Adelmo attorno all'anno 820 -e quindi
nel pieno splendore longobardo della città- e da allora le cronache riportano nomi
ed atti di medici salernitani : l'archiatra Gerolamo, il salernitano Ursus, medico
presso il Papa; e già nel 984 il vescovo di Iverdun (Verdun) si reca a Salerno per
curarsi, presso la Scuola, dei suoi calcoli vescicali, mentre nell'anno
1000 inizia
la collaborazione tra la Scuola Medica Salernitana e quella di Montpellier.
Ma è Garioponto a dare alla Scuola nel 1035 un indirizzo autenticamente scientifico,
mentre Petrocello pratica la "ligatura delle arterie", e Trotula De Ruggiero,
prima donna medico salernitana, allieva di Garioponto, scrive il trattato "De mulierum
passionibus". In questo ambiente giunge nel 1077 Costantino da Cartagine e
vi riporta le sue innumerevoli esperienze e conoscenze. Il medico africano
traduce opere mediche dall'arabo e dal greco che entrano nel bagaglio culturale
della Scuola, mentre questa stessa attrae studiosi e allievi da tutta Europa e la
città diventa nota come Hippocratica Civitas. La Scuola Medica continua
a fiorire nel periodo normanno della città e continua la sua opera virtualmente
fino al 1811 quando fu soppressa da Gioacchino Murat.
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