Il castello bizantino



Durante il periodo delle invasioni barbariche Salerno, grazie anche alla sua posizione geografica, evitò in parte la sorte di molte altre città italiane che subirono continue devastazioni e saccheggi a malapena contenuti dalle forze dell'impero Romano. Alla caduta dell'Impero Romano d'Occidente gli imperatori romani di Bisanzio prendono sotto tutela le città maggiori dell'Italia meridionale che peraltro non avevano mai dismesso i legami col mondo ellenico. Nel 536 il generale bizantino Belisario libera Roma, Napoli e Salerno dai Visigoti; Salerno viene incorporata nel Ducato bizantino di Napoli. Nel 552 il Goto Totila viene sconfitto dal generale bizantino Narsete e nell'anno seguente i Goti, con la battaglia dei monti Lattari ,vengono definitivamente allontanati dalla penisola, mentre Salerno entra nel dominio dell'Impero di Bisanzio. Il periodo bizantino dura per circa 120 anni, durante i quali il ruolo della città fu essenzialmente quello di avamposto nord-occidentale dell'Impero, come testimonia la costruzione del Castello di Salerno. In quel lasso di tempo Salerno rimase nell'ambito della cultura ellenistica ed in contatto con la corte bizantina, che restava erede non solo della cultura romana in senso lato, ma anche baluardo di civiltà e di circolazione del sapere. Sebbene non ci siano documenti a sostegno di questa tesi, alcuni studiosi fanno risalire proprio a questo periodo il concepimento di un corpus organizzato di pratiche e di nozioni che in seguito avrebbero dato luogo all'insegnamento della Scuola Medica Salernitana.                 
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n quel periodo i Longobardi,  penetrati in una Italia già devastata da precedenti invasioni, epidemie, carestie ed in preda ad un generale decadimento, e stanziatisi nella pianura padana (Lombardia) nel 569, cominciarono ad espandersi nella penisola. L'espansione di questa popolazione barbarica (sebbene più evoluta di altre orde)  non fu una semplice invasione devastatrice ; essi spesso prestavano servizio come mercenari delle fazioni in lotta assurgendo poi a posizioni di potere e fondando ducati e principati nelle terre più ricche e promettenti dell'ex impero. Il periodo bizantino a Salerno termina nel 646, quando il longobardo Zottone, che aveva occupato il Sannio e fondato il ducato di Benevento, riesce ad impadronirsi delle difese costiere bizantine e quindi della città.

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